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Nota dell’autore

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La “Nota dell’autore” del libro di Alessandro Giuliano “Appunti da non frequentante”, volume da me pubblicato col marchio Mario Vallone Editore.

In basso trovate anche i link per approfondire e per richiedere una copia del libro.

Nota dell’autore

Quello che c’è.

È il secondo titolo che avevo in mente per questa raccolta.
Mi sembrava abbastanza efficace per esprimere l’intento dell’opera. L’allusione è certamente a ciò che c’è dentro: l’immagine di un contenitore profondo abbastanza da potersi tuffare, ma senza cercare, perdersi senza l’assillo di dover a tutti i costi trovare qualcosa. Se di impellenza si può parlare, è quella dettata da un’altra necessità. Un viaggio che trova la sua essenza nell’atto stesso del viaggiare. Ma quello che c’è ha anche valore di cronaca, il resoconto in versi di accadimenti a volte molto distanti tra loro, nel tempo e nello spazio. Ad avvicinarli, però, c’è sempre un elastico: l’esistenza, la molteplicità di cui siamo composti e che ci circonda.
Devo dire che, a ripensarci mentre scrivo, avrei potuto optare per questo titolo, ma anche i titoli hanno un loro valore affettivo.
Quindi, Appunti da non frequentante.
Ciò che troverà chi avrà la voglia di leggere questi scritti, sarà una serie di appunti. Un blocco note delle cose che stavano accadendo, portando con sé l’urgenza di uscire. Non so bene da dove sia scaturita l’esigenza. Avrei potuto dedicarmi ad altro, magari di meno dispendioso per la natura, ma a quanto pare il mio essere si trova meglio a scrivere: per smaltire un certo momento andato a male, tappare qualche buco non troppo evidente, ma che fa passare ingenti quantitativi d’aria.
A mia discolpa in fatto di ambiente c’è da dire che le cose scritte non erano destinate, nel momento in cui venivano concepite, alla pubblicazione. Sono principalmente sfoghi, sedute di analisi solitarie e, soprattutto, gratuite.
Dentro ci troverete un po’ di tutto: le storie del nostro personalissimo condominio e le rappresentazioni dei relativi inquilini; le tensioni, le frustrazioni, ma anche i percorsi, gli incontri e le occasioni.
Alla base ci sono riflessioni che spesso mi capita di fare e che, altrettanto spesso, non portano a niente.
Tuttavia, credo che proprio di questo abbiamo bisogno: il niente, inteso come zona franca del pensiero produttivo. La non utilità, nel senso di ‘non profittevole’, la ‘non perfomance ‘ o, se si preferisce, della performance con e per la propria intimità. Verrebbe da dire spiritualità. Fare certe cose senza dover per forza avvertire l’esigenza di dover dar loro un senso pratico. Alcuni hanno definito questo modo di procedere “arte per l’arte”, io non saprei nemmeno se in questo caso si possa parlare di arte, ma so che mentre ero intento ad operare avvertivo tutta la bella stanchezza di quando le energie se ne sono andate, trasferite in qualcosa altro da noi, ma che di noi dice e che consente di vederci ogni volta che vogliamo, da angolazioni diverse. Ho pensato, inoltre, che alcuni componimenti potessero essere abbastanza ben riusciti da poter piacere ad altri. E così ho fatto leggere i testi all’editore che da subito si è dimostrato entusiasta e felice di poterli mettere su pagina. In seguito ho avuto l’idea di chiamare una vecchia conoscenza, Annalisa Zungri, di cui ammiro il lavoro artistico. Le ho chiesto se avesse voglia di realizzare alcuni disegni che dessero altra forma alle parole, seguendo le suggestioni che dalle stesse poteva trarre.
Il seguito della storia è custodito tra le mani di chi sta leggendo queste righe.
Altro non sarà se non un insieme di fatti, fatterelli, intuizioni più o meno ragionate e pensieri estemporanei venuti fuori da lunghe passeggiate. Pensieri e osservazioni a volte sconclusionati e messi in forma di poesia.
Di situazioni, ragionamenti e riflessioni, un po’ figli del caso. Ma l’evento casuale, se ci si pensa bene, si realizza solo quando si siano create le condizioni per farlo accadere, la qual cosa ci può far pensare che forse sarebbe meglio prendere appunti e anche studiarli.
D’altra parte, è altrettanto bene ricordarsi che gran parte del nostro percorso mortale non è altro che una serie di prime lezioni, o meglio, una serie di esami in cui ci presentiamo da non frequentanti.
E a portare gli appunti di altri colleghi o di altri corsi spacciandoli per propri, nella migliore delle ipotesi si rischia una figuraccia.

Alessandro Giuliano

Maggiori informazioni sul libro al seguente link: vai alla scheda.

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  • Il libro, ovviamente, è disponibile anche su una miriade di store online tra cui Amazon: Giuliano su Amazon.
  • Potete anche recarvi in una libreria nel territorio italiano e fornire titolo e nome autore o editore, oppure il seguente codice: 9788831985284. In quest’ultimo caso disponibilità e reperibilità dipende molto da fornitore delle singole librerie, ma se libraio è esperto sa bene come fare per farvelo avere.
  • Altro metodo, riservato soprattutto a coloro che non hanno dimestichezza con acquisti online è contattare direttamente il sottoscritto tramite email, telefono, whatsapp, messenger (nel banner in basso a destra vi sono tutti i miei contatti).

MarioVallone

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